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Questa guida ai tappeti persiani, seppur parziale, nasce con l'intento di fornirti il maggior numero d'informazion al riguardo della provenienza, la lavorazione e la descrizione dei principali centri della produzione dei tappeti persiani.
L'arte e l'artigianato della tessitura dei tappeti persiani ha percorso i secoli e si è rivelato capace di donare una raffinata bellezza, accoglienza, eleganza e calore a qualsiasi ambiente. Da millenni è amato, stimato e apprezzato di cui quello pregiato è citato per antonomasia.
La zona di provenienza, solitamente è quella che attribuisce il nome al tappeto persiano.
Il nome Persia è attribuito come sinonimo alla nazione dell' Iran (Il paese era noto come Persia fino al 1935), nel suo passato glorioso era un territorio vasto in cui si sono succeduti diversi imperi con importanti culture e civiltà.
L'Iran con una superficie di 1.648,195 Km² è un Paese che congiunge l''Asia occidentale al Medio Oriente.
L'Iran confina con altri sette Paesi, tra cui Afghanistan, Armenia, Azerbaigian, Iraq, Pakistan, Turchia e Turkmenistan. Confina anche con il Golfo di Oman, il Mar Caspio e il Golfo Persico.
L'artigianato dei tappeti è una parte essenziale della tradizione, cultura dell'arte iraniana e riflette sulla storia dell' Iran e dei suoi diversi popoli.
Le principali etnie iraniane sono: i Persiani, gli Azeri, i Turkmeni, i Curdi, i Lori, i Bandari, i Baluchi,gli Armeni e gli Arabi.
Da secoli i tappeti persiani di varie qualità, simbologia e disegni con le loro specifiche tecniche di tessitura e dell'uso di materiali, colori e motivi sono stati realizzati in tre categorie: da tribù nomadi, in laboratori di villaggi e città, e negli atelier di grandi maestri annodatori.
L'Iran, la terra del tappeto per antonomasia
Oltre che per la loro bellezza e vasta scelta, i tappeti persiani si distinguono anche per la materia prima utilizzata e i coloranti.
Nel 2010, le abilità tradizionali di tessitura dei tappeti a Fars e Kashan sono state iscritte tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità.
L'Iran è il più grande produttore ed esportatore mondiale di tappeti fatti a mano, produce tre quarti dell'intera produzione mondiale.
Per realizzare un tappeto persiano, oltre alla grande abilità e pazienza dell'annodatore, è fondamentale un telaio e alcuni attrezzi. I telai si suddividono generalmente in due tipi: verticale e orizzontale, quest'ultimo usato dalle tribù.
Elementi essenziali dei tappeti persiani
L'elemento che accomuna tutti i tappeti persiani realizzati a mano è l'annodatura formata da tre elementi: l'ordito, il vello e la trama.
Per ordito s' intende l'insieme dei fili paralleli tra di loro e disposti verticalmente fra le due estremità del telaio, spesso sono in cotone.
La superficie visibile del tappeto, detta vello, è formata da fili corti spesso in lana, annodati sull'ordito nel senso della larghezza del tappeto. Tra una riga di nodi e la successiva, la trama è formata da una o più fili, spesso in cotone.
Come nasce un tappeto persiano
Le tipologie d’annodatura dei tappeti persiani sono essenzialmente due: il nodo Turco Ghiordes ed il nodo Persiano Senneh.
Nodo persiano asimmetrico, il nodo interessa due fili dell’ordito, ma nel nodo asimmetrico solo uno è avvolto, mentre l’altro rimane libero. Per quanto riguarda il nodo Turco, nodo simmetrico, i due fili dell’ordito sono entrambi avvolti formando due anelli simmetrici.
I tappeti persiani si possono dividere a seconda del loro disegno in due grandi gruppi: tappeti persiani con disegno floreale e curvilineo o disegno geometrico.
La decorazione dei tappeti persiani è realizzata con dei motivi che possiamo suddividere in tre gruppi: motivi di bordura, motivi di decorazione, motivi di campo, tra cui: disegno bothe, noto come disegno kashmir, il disegno Gul che in persiano significa fiore e il disegno Herati, disegno Mina-Khani, disegno Shahabbassi e tanti altri.
I materiali usati nell'annodatura dei tappeti persiani sono: lana, cotone e seta.
La lana e la seta sono utilizzati per l'annodatura del vello, per la trama e l'ordito viene utilizzata la lana e il cotone.
La qualità della lana cambia a secondo della zona di provenienza. Quella della pecora di montagna è la più apprezzata, tra le altre citiamo quella Kurk che proviene dalla zona del Khorassan che viene ricavata pettinando il vello della pecora in inverno e tosandola in primavera.
Per la colorazione delle lane un tempo i tintori usavano esclusivamente quelli naturali, ricavati da vegetali. Ad oggi lo sviluppo della chimica ha permesso ai tintori di utilizzare colori chimici, così da ottenere uno smorzamento dei colori.
L'autenticità del tappeto persiano non è solo una questione geografica!
Dopo aver accennato in questa breve guida ai tappeti persiani alcune informazioni, sono convinto che non è sufficiente che un tappeto che provenga dalla Persia in automatico sia degno del prestigio del vero tappeto persiano di eccellenza, sono molti i particolari che ne svelano la reale qualità: i materiali, il nodo, i colori, l'accuratezza della manifattura, la fantasia del disegno, ecc.
Solo la perfetta armonia tra queste e tante altre caratteristiche rendono unico un tappeto, quello e solo quello sarà in grado di impreziosire l'arredo della tua casa.
L'arte e l'artigianato della tessitura dei tappeti persiani ha attraversato periodi di declino. Purtroppo negli ultimi decenni quest'arte nella sua versione artistica rischia l'estinzione.
La complicità del declino di quest'arte e soprattutto a livello qualitativo è molteplice. Un mio modesto parere e pensiero su questo aspetto lo puoi leggere nel mio articolo "SOS: L'estinzione del vero tappeto persiano"
Chi già ci conosce sa che da noi troverà manufatti ineguagliabili e di qualità, solo esemplari di autentica bellezza e sicuro valore accuratamente selezionati nelle loro zone di produzione, mentre chi ancora non ci conosce noterà immediatamente la differenza.
Guida ai tappeti persiani: i principali tipi, disegni, e motivi
Eccoci finalmente giunti alla guida dei tappeti persiani, dove potrai trovare i principali tipi di tappeto, i disegni che contraddistinguono ogni provenienza e la loro storia. Per facilitarne la lettura, i tappeti persiani sono stati elencati in ordine alfabetico.
Tappeto Abadeh
Abadeh è una città iraniana di quasi 59000 abitanti ed è situata nella provincia di Fars, ai confini più settentrionali, sulla strada che unisce Shiraz e Isfahan.
Oggi Abadeh è un importante centro commerciale a livello regionale di cereali, olio di ricino, di sesamo e ovviamente di tappeti.
I tappeti persiani Abadeh solitamente hanno una decorazione geometrica minuta su un ordito di cotone e hanno un vello sottile. La maggior parte dei tappeti Abadeh sono facilmente riconoscibili.
Questi disegni noti come Heybatluo, Muharramat hanno un singolo medaglione a forma di diamante al centro con medaglioni più piccoli su ogni angolo.
Il motivo è tipicamente geometrico a fiori o animali stilizzati e i colori principali sono il rosso chiaro o l'arancio bruciato su uno sfondo blu scuro, con forti dettagli verdi. Gli angoli o i bordi sono generalmente di colore avorio.
Spesso i tappeti Abadeh e Gashghai appaiono simili, ma Abadeh si distingue per il numero di nodi più elevato e per il fatto che l'ordito è di cotone.
Il disegno è stato influenzato dai vicini popoli delle tribù Afshari e Gashghai. Quello più comune negli Abadeh infatti, è tipico dei tappeti Qashqai, con un rombo centrale che divide il tappeto in quattro cantonali e tutto il resto del tappeto decorato con piccoli disegni geometrici simili ai motivi usati dalle tribù Fars, rappresentano motivi animali e oggetti stilizzati come stelle, rosette, uccelli e cani.
Un altro disegno affascinante è lo zil-i-sultan, raffigurante due vasi sovrapposti, decorati con rose e rami fioriti.
Questi originali manufatti sono lavorati con trame ed orditi in cotone e il vello in lana, usano per lo più il nodo persiano (asimmetrico) con una densità media che va dai 2000 ai 3000 nodi al dmq. I telai verticali utilizzati, permettono di ottenere esemplari con misure che spaziano dai più piccoli, detti poshty (90 cm. x 60 cm. circa) ai Ghali (300 cm. x 200 cm.).
I colori sono vivaci, predominano i rossi e i blu cobalto, beige, blu scuro, l'azzurro.
Questi autentici tappeti pur non essendo legati ad un'antica tradizione, per la grande robustezza, fascino e semplicità della decorazione e i gradevoli colori, sono stati apprezzati e hanno reso accoglienti diversi stili di arredamento, anche i più moderni.
Ecco alcuni esempi di tappeto persiano Abadeh.
Abrash, variazioni di colori o di tonalità dei tappeti persiani
L'abrash è la variazione delle tonalità dei colori di un tappeto, dovute al diverso grado di assorbimento dei colori stessi dopo il lavaggio. In alcuni tappeti persiani riscontriamo questa caratteristica, che secondo i casi potrebbe sembrare un difetto o al contrario un pregio.
Ciò viene evidenziato dai colori delle lane diverse in tonalità, che vengono utilizzate per lo stesso disegno.
Quando proponiamo ai nostri clienti dei tappeti persiani di vecchia fattura, nell'ammirarli si soffermano spesso su un particolare che a prima vista potrebbe sembrare un difetto: una sfumatura di colore sul vello del tappeto che crea a volte delle linee orizzontali chiaro-scuro che staccano dal colore uniforme del campo.
In gergo tecnico si chiama Abrash e non è un difetto ma bensì un pregio; è l'insieme delle lane acquistate in tempi diversi e dalla colorazione naturale.
L'effetto Abrash è utilizzato attualmente sui tappeti moderni come effetto di tendenza, ma ottenuto in modo chimico. In pratica, se paragonato ai mobili, è come se un bellissimo pezzo di antiquariato, con le sue venature naturali, venisse riprodotto in serie su larga scala e scarsa manifattura.
Tappeto Afshar
Questi autentici tappeti sono annodati dagli artigiani della tribù Afshari e sono tra i più famosi manufatti nomadi in Iran. Vivono nell'Altopiano a sud di Kirman e nei pressi dei villaggi situati nelle aree limitrofe.
La maggior parte di questa tribù risiede in una vasta area che si estende da sud-ovest di Rafsanjan in direzione sud-est fino alla strada Kerman–Bam.
La tribù Afshar è originaria dell'Azerbaigian, regione situata al nord dell’Iran, abitata da etnie azaresi. Durante il regno di Shah Tahmasp (1524-1587) la tribù, a causa di eventi politici avversi, fu costretta a trasferirsi verso il sud dell'Iran, nella zona che occupa attualmente.
Questo Insediamento ha fatto sì che con il passare dei secoli i manufatti realizzati dagli Afshar, subissero l'influenza dei disegni usati dagli artigiani di Kirman e delle vicine tribù del Fars, ed è per questo che la decorazione degli Afshar è molto varia.
I principali centri dell’annodatura dei tappeti Afshari sono nelle cittadine: Shar Babaj e Sirjan.
I tappeti annodati dai nomadi avvengono sul telaio orizzontale, l'ordito è in lana o in cotone, la trama in lana con un solo filo tra un allineamento di nodi ed il successivo.
Il vello è in lana e il nodo utilizzato è del tipo turco con una densità che varia dai 600 ai 1600 nodi per decimetro quadrato.
Per i tappeti annodati nei villaggi, il telaio è verticale, l'ordito e la trama sempre in cotone, il nodo è persiano, i disegni sono eseguiti a memoria, non utilizzando quindi i cartoni millimetrici in cui viene progettato solitamente il disegno. Questa è una tradizione trasmessa di madre in figlia.
I disegni ricorrenti sono gli Afshar Dehaj e la decorazione di questi tappeti è costituita spesso dal motivo boteh (goccia) raffigurato in dimensioni ampie e realizzato con tratti geometrici, ricoprendo tutto il campo del tappeto.
Un altro decoro è Afshar Morghi, (morghi in farsi significa gallina). Degli esemplari Afshar sono infatti decorati da un motivo geometrico (raffigurante una gallina) ripetuto parecchie volte fino a coprire tutto il campo del tappeto. Questa è senz'altro la decorazione più originale ed interessante degli Afshar.
I tappeti Afshar a rombi sono esemplari decorati con motivi ripresi da quelli Shiraz. I rombi abitualmente sono due, più raramente, uno o tre. Tutto il campo è fittamente decorato da piccoli disegni che rivelano spesso l'influenza floreale della vicina Kirman.
Gli Afshar con la decorazione floreale sono annodati nei villaggi vicini a Kirman e i disegni sono appunto ispirati dai tappeti della città omonima. La decorazione è dunque floreale, raramente con medaglione centrale. I colori del campo più ricorrenti sono l'avorio ed il rosso vivo.
Nell'annodatura dei motivi vengono utilizzati di solito lane con questi due colori, altre varianti compongono dei decori utilizzando anche l'azzurro, il blu e il giallo.
Alcuni esempi di tappeti persiani Afshar.
Tappeto Arak
Arak è il capoluogo della regione centro occidentale di Markazy, precedentemente conosciuta come Sultanabad a 280 km da Teheran, la capitale Iraniana, ed è, con i suoi circa 600.000 abitanti, uno dei centri industriali dell'Iran. Le montagne intorno alla città influenzano il suo clima: ha inverni freddi e umidi ed estati calde e secche.
Arak era uno dei centri più importanti per l'esportazione di tappeti in Europa fino al 1319 e oggi,
molti tappeti annodati nell'area e nelle zone circostanti come Meshkabad, Farahan, Mahal, Saraband ma anche Saruk, in ambito strettamente commerciale, spesso vengono definiti e chiamati genericamente Arak.
Oltre a questi, sono da aggiungere gli esemplari realizzati nella filiale di Arak di Sherkat Sahami farsh che menzioneremo più avanti in questa guida ai tappeti persiani.
Durante il periodo Qajar, Arak era uno dei centri principali e importanti per la tessitura, raccolta e commercializzazione dei tappeti in Iran e dalla fine dell’800, pur conservando tutti gli aspetti originali e tradizionali di quest’arte, ebbe uno sviluppo industriale moderno.
Ci furono investimenti e capitali dall'estero destinati alla produzione dei tappeti per i mercati esteri. La città di Arak fu scelta da molti mercanti e produttori europei di tappeti persiani, tra i primi l’anglo-svizzero Ziegler di Manchester che si stabilì in questa provincia per promuovere questa nuova industria.
Da quel momento Arak divenne la sede centrale delle loro attività in Iran.
Ciò comportò alcune modifiche agli impianti dei tappeti, l'uso di nuovi colori, più tenui, nuovi disegni ispirati prevalentemente ad occidentalizzare il gusto.
Se da un lato arrivò il successo, quantificabile con una maggiore richiesta di manufatti per i mercati occidentali, le decorazioni diventano seriali e ripetitive, con la conseguenza di un impoverimento della creatività degli artigiani locali.
Solo alcune zone circostanti come Saruk, Mahal, Saraband ecc, si distinguevano per l'unicità dei loro manufatti, con maggior qualità ed importanza.
Tra i principali disegni dei tappeti di Arak, oltre il disegno floreale tipico dei Saruq e dei Mahal sono frequenti il disegno Herati (o Mahi), con o senza medaglione centrale, il motivo bothe e Shah Abbasi.
Le combinazioni dei colori variano, ma quasi sempre includono il rosso, l'azzurro e il blu.
I tappeti Arak sono realizzati e annodati con Nodo Persiano (senneh, asimmetrico) e con il vello di lana e trama e ordito in cotone.
Salvo gli esemplari realizzati dai maestri di Sherkat, sono di media qualità. La densità media di annodatura non supera quasi mai i 1100-1200 nodi al dm2.
A questo punto della guida ai tappeti persiani, riprendiamo la spiegazione riguardo agli esemplari realizzati nella filiale dei laboratori di Sherkat in Arak.
Sherkat è un'abbreviazione per "Sherkate Sahamie Farshe Iran" che significa "Cooperazione dei tappeti persiani".
Questa cooperazione statale è stata creata per promuovere un'alta qualità, esclusività dei disegni data dalla selezione delle materie prime e rigoroso controllo. La cooperativa Sherkat ha molteplici sedi in diverse regioni iraniane.
Nella nostra galleria d'arte sono presenti diversi manufatti di Sherkat.
Alcuni esempi di tappeti persiani Arak
Tappeto Asadabad
Asadabad si trova nelle vicinanza di Hamadan in una zona montagnosa con una popolazione di 51000 abitanti.
La città di Hamadan, nell'ovest dell'Iran e tutti i suoi villaggi limitrofi, sono noti per essere aree particolarmente produttive per l'annodatura dei tappeti.
Ogni villaggio realizza tappeti unici che si caratterizzano per i loro colori intensi e motivi giocosi, che si ispirano alla vita quotidiana dei tessitori.
I disegni sono spesso a motivi Herati, detto in Iran Mahi Darham ( insieme di pesci).
Questo è un disegno floreale/geometrico stilizzato formato da una serie di rombi di steli ricurvi con rosette interne ed una palmetta (o pesciolino) ad ogni vertice.
Alcuni esempi di tappeti persiani Asadabad.
Tappeto Bakhtiyari
I tappeti Bakhtiyari provengono dalla regione di Chahar Mahal e Bakhtiyari che è situata nell’Iran centrale, ai margini nordorientali dei monti Zagros; a nord passa il fiume Zaiandeh Rud che attraversa Isfahan, la preziosa cittadina in cui vengono realizzati capolavori di tappeti Isfahan noti in tutto il mondo.
I tappeti Bakhtiyari vengono annodati quasi sempre su un telaio verticale, anche se in alcuni villaggi si usa il telaio orizzontale.
I materiali che vengono utilizzati per annodare i tappeti Bakhtiyari sono per il vello la lana e per l’ordito e la trama il cotone.
Si usa il nodo persiano nei tappeti annodati in Share-kurd, per il resto viene utilizzato il nodo turco.
Il numero dei nodi varia da 1200 a 2000 per decimetro quadrato. La qualità più fine, che ha un solo filo di trama e supera spesso i 2000 nodi per decimetro quadrato, è chiamata Bibibaft.
I tappeti Bakhtiyari hanno diverse misure di grande e piccole dimensioni.
I disegni di questi manufatti sono facilmente riconoscibili, spesso il campo del tappeto è quasi sempre diviso in quadrati o rombi evidenziati da un bordo uniforme che li incornicia.
Sono presenti decori di motivi animali o vegetali e tra questi appaiono soprattutto cipressi e cespugli fioriti. Un'altra decorazione frequente e preferiti dai Bakhtiyari è l'albero della vita.
Nei tappeti annodati a Share-kurd si nota l'influenza della vicina Isfahan di cui il disegno è di tipo floreale con un medaglione centrale. Si usa il nodo farsibaft e spesso il motivo è herati nella bordura.
I tappeti annodati Bakhtiyari hanno spesso i colori con delle tonalità spente, cupe, si usa il colore rosso scuro, verde bottiglia, il marrone, l’azzurro intenso e il giallo ocra.
Alcuni esempi di tappeti persiani Bakhtiyari.
Tappeto Bijar
Bijar è una delle principali aree di tessitura dei tappeti di fama internazionale. Gli splendidi tappeti Bijar sono famosi per la bellezza, eleganza semplicità e la robustezza. Molti degli antichi tappeti persiani che sono conservati nei musei in Iran e all'estero appartengono alla città di Bijar.
Questi tappeti vengono annodati in questa cittadina agricola che conta circa 46000 abitanti nel Kurdistan iraniano, situata a 50 km dal capoluogo Senneh.
Il telaio utilizzato per questi capolavori è molto rudimentale e di tipo verticale.
L'ordito è in cotone, più raramente in lana. La trama è formata da sottili fili in lana e grossi in cotone. Il vello, in ottima lana per qualità e lucentezza, è molto raso. Il nodo è del tipo turco e la densità varia da 1500 a 3200 nodi per decimetro quadrato.
Tappeto di ferro
La trama di solito composta da ben quattro o cinque fili, quattro flosci in lana ed uno centrale teso in cotone, costituisce la principale caratteristica dei Bijar.
I fili della trama vengono compressi, oltre che con i pettini usuali, con uno speciale attrezzo che assomiglia ad una enorme unghia di ferro; gli artigiani inseriscono "l'unghia" tra i fili dell'ordito e comprimono con molti colpi i fili della trama.
Questa speciale lavorazione rende i tappeti bijar una struttura densa, compatta e pesante, motivo per cui è noto come tappeto di ferro.
Cosi abili tessitori combinano arte e sentimento con forza e durata. Non bisogna mai piegare questi tappeti col vello verso l'interno poiché, data la compattezza della lavorazione, i fili dell'ordito potrebbero rompersi.
I Bijar, sono spesso decorati con la varietà del disegno e motivi floreali e geometrici ma il disegno herati rappresenta la decorazione più frequente di questi splendidi tappeti. Altri esemplari hanno soltanto un medaglione centrale che spicca su un campo in tinta unita.
Alcuni esempi di tappeti persiani Bijar.
Tappeto Birjand
La cittadina Birjand è situata nella regione Khorassan nel nord-est iraniano, dista circa 400 km a sud di Mashad, capoluogo della regione, con i suoi 160.000 abitanti, circa. È conosciuta per l'esportazione dello zafferano ed anche per la manifattura dei suoi tappeti.
La decorazione dei Birjand è spesso floreale, con un medaglione centrale e con il rinomato disegno herati; sono presenti disegni come il khshti (motivo a giardino in cui il tappeto è suddiviso in quadrati che presentano piante e animali) e mah.
A 38 km da Birjand troviamo la cittadina Mud, in cui viene utilizzato lo stesso decoro negli omonimi tappeti come nei Birjand detto motivo Saadi ( medaglione a forma di sole).
Come in tutti i tappeti persiani, la qualità e la densità dei nodi varia.
Quelli realizzati dal maestro Amini hanno avuto un grande successo in tutto il mondo proprio per l'esecuzione perfetta dell'annodatura.
I disegni molto eleganti e i colori sobri, fanno di questi manufatti, dei jolly inseribili in tutti gli stili d'arredamento.
Alcuni esempi di tappeti persiani Birjand.
Tappeto Borcialu
La regione di Hamadan, con più di cinquecento villaggi, è uno dei più importanti centro di produzione dei tappeti dell'Iran.
Tra essi si distinguono i tappeti Borcialu per la loro finezza ed eleganza.
Il campo è spesso decorato con dei motivi floreali, con disegni herati su fondo rosso, in cui si nota l'influenza dei disegni utilizzati dalla popolazione armena.
Spesso si nota al centro un medaglione, a volte floreale altre geometrico.
Il fondo è color avorio.
Ai quattro angoli il disegno riprende il medaglione centrale.
Alcuni esempi di tappeti persiani Borcialu.
Tappeto Gashgai /Shiraz
Shiraz, capoluogo della regione di Fars, è famosa come la città della poesia e della letteratura, dei fiori e del vino, e vanta una ricca storia e varie attrazioni.
Con una popolazione di quasi un milione e mezzo di persone, Shiraz è la quinta città dell'Iran. Costruita nel 2000 a.C., questa splendida città è stata la capitale dell'Iran durante la dinastia Zand dal 1750 al 1794 e dista appena a 50 km dalla Persepolis ,il simbolo dell'antica civiltà dell'Iran e dell'umanità.
La produzione di tappeti e kilim sono molto comuni nei villaggi e tra le tribù nomadi che vivono intorno questa città, e comunemente vengono chiamati tappeti shiraz; in realtà perché vengono raccolti e commercializzati e venduti al grande bazar di questa città.
Questi tappeti vengono realizzati a mano sui telai orizzontali nei piccoli centri del Fars.
Il velo è in lana, come anche l'ordito e la trama, tranne qualche esemplare seminomade dove viene usato il cotone.
A seconda della tribù di provenienza si usa differenti tipi di annodatura. Alcune tribù annodano con il nodo persiano, altre usano quello turco.
Nei due casi il numero dei nodi è raramente superiore ai 1500 per decimetro quadrato.
I tappeti migliori sono quelli annodati dalle tribú Arab e Basiri e noti anche come Shiraz Extra. Il disegno dei motivi, come tutti i tappeti tribali e produzione nomade, sono semplici e geometrici e vengono realizzati con grandi tratti lineari e colori vivaci.
Il motivo più ricorrente è il rombo a losanga, situato solo al centro del tappeto o ripetuto longitudinalmente tre o più volte a seconda delle sue dimensioni.
Il campo è decorato da motivi vegetali stilizzati. Il rombo è solitamente chiaro o blu notte, mentre il campo è quasi sempre rosso.
La tribù Gashgai (QASHQAI - Ghashghai) è una delle unioni tribali con origini etniche diverse (Turco, Lori, Kurdi e Arabi ) che vivono in una vasta territorio tra Fars Chahar mahal e Bakhtiari, khuzestan e Buyer - ahmad.
L'occupazione principale del popolo Gashgai è l'allevamento ma è molto frequente anche la tessitura dei tappeti e kilim.
I tappeti Qashqai, pur avendo la somiglianza dei motivi dei tappeti shiraz, meritano una nota particolare.
I tappeti persiani annodati dalla tribú Gashgai sono realizzati con la lana selezionata e filata con maggior cura, la varietà e la qualità dei colori sono superiori ed il numero dei nodi (turkibaft) è più alto.
Ne risulta così un tappeto più resistente con il vello compatto ed i colori più solidi
Alcuni esempi di tappeti persiani Gashgai
Tappeto Farrahan Malayer
Il disegno più ricorrente nei tappeti di Farrahan è il motivo herati a tutto campo, che fu portato in questa zona dai tessitori del centro afgano di Herat.
Farrahan è una località iraniana ubicata tra Saroq ed Arak.
Questi manufatti persiani vengono annodati nelle cittadine limitrofe.
I tappeti con le caratteristiche simili ai Farrahan, sono quelli annodati a Malayer.
Questi tappeti sono stati molto apprezzati nell'epoca vittoriana in Inghilterra.
Nella zona vicina, si trovano tappeti come gli Hosseinabad, Almbar e Joshan che grazie ai loro disegni e i materiali di ottima qualità, sono molto apprezzati.
Alcuni esempi di tappeti persiani Malayer.
Tappeto Hamadan
Hamadan è una città con una lunga storia che risale a più di 2500 anni ed è la più antica dell’ Iran e una delle più antiche del mondo.
Si trova sull'Altopiano persiano a circa 2000 metri sul livello del mare, presso le rovine dell'antica Ecbatana.
È stata la prima capitale del primo impero iraniano, i Medi.
La tessitura dei tappeti è molto popolare, infatti Hamadan, con i villaggi della regione, è il più importante centro di produzione di tappeti della Persia.
È usuale l'utilizzo del telaio verticale e il nodo è quello di tipo turco, mentre la densità dei nodi varia dai 500 ai 1500 per decimetro quadrato.
Spesso i tappeti annodati in questa zona hanno la frangia da un lato, mentre il lato opposto termina con una corta cimosa.
La maggior parte dei tappeti noti come Hamadan, con la loro varietà dei disegni e motivi, provengono da diverse cittadine e villaggi della regione.
I tappeti lavorati e provenienti dalla regione Hamadan sono: i Borcialu, il tappeto persiano Hossienabad, Assadabad, Nahavand, Tusirkan, Malayer e Lilian.
Il motivo dei decori è prevalentemente quello herati.
In passato le varie provenienze dei tappeti Hamadan venivano chiamati anche Mossul perché i tappeti persiani realizzati nella parte occidentale iraniana da questa città dell'Iraq, venivano spediti a Istanbul per essere poi distribuiti ai mercati europei.
Con la loro varietà e disegni semplici, questi tappeti hanno arredato e arredano tante case in tutto il mondo.
Alcuni esempi di tappeti persiani hamadan.
Tappeto Isfahan
Isfahan è un’affascinate città situata nel cuore dell’Iran, nota per la bellezza dei suoi monumenti. Immagina che in Iran viene definita la metà del mondo, per le sue ricchezze monumentali.
Fu capitale del Rinascimento persiano durante il regno di Shah Abbas. Tra le numerose moschee, quelle più rinomate sono la moschea Shah e Lutfullah.
Isfahan è famosa anche per i suoi tappeti molto raffinati, pregiati, dai tipici disegni floreali intarsiati di seta pura.
I telai utilizzati per la lavorazione dei tappeti Isfahan sono verticali, l’ordito e la trama in cotone, il vello è in lana molto rasata.
Il nodo è del tipo farsibaft e la lavorazione è molto fine: da 2500 a 6000 nodi di densità per decimetro quadrato.
Da secoli i tappeti pregiati Isfahan sono conosciuti ed apprezzati in Europa e nel mondo. Infatti, durante il regno di Shah Abbas (1587-1629), molti tappeti annodati dagli artigiani di Isfahan furono regalati a vari sovrani occidentali. Questi esemplari erano di seta ed avevano perfino dei fili d'oro e d'argento.
Grande merito va ai bravissimi ustad (maestri) che hanno creato bellissimi cartoni millimetrici, rielaborando gli antichi disegni.
Gli Isfahan sono decorati prevalentemente con bellissimi motivi floreali e al centro del campo vi è un meraviglioso medaglione, mentre i colori delle lane sono brillanti e vivaci.
In alcuni Isfhan sono presenti motivi figurativi con scene di fauna e flora, mentre un'altra decorazione tipica di questa provenienza è quella nota come "vaso fiorito".
Il vaso fiorito prende vita dal centro del tappeto, ramificando i suoi rami nel manufatto. In questi esemplari il campo ha spesso la forma di nicchia, presenta due cantonali all'estremità del campo, dalla parte opposta del vaso.
La bordura degli Isfahan è di solito formata da una larga fascia centrale, limitata da due fasce strette laterali che a loro volta sono comprese tra due strette cornici.
Queste ultime sono quasi sempre decorate da una greca, mentre le due fasce laterali hanno il motivo della rosetta ornata dal festone. La fascia principale presenta spesso il motivo herati in una versione molto elaborata.
Nei tappeti raffiguranti motivi di flora e fauna in tutto il campo, questi disegni vengono riprodotti anche nella bordura.
Negli Isfahan vengono utilizzati una gamma di colori vastissima e gli ustad, sono maestri nel creare accostamenti armoniosi tra le tinte del campo e quelle della decorazione, alternando i colori cupi con quelli chiari.
Questi raffinati e pregiati tappeti Isfhan, rappresentano un investimento sicuro nel tempo, come quadri d'autore, oltre ad impreziosire la vostra casa, sarà una gioia per i vostri occhi, ammirarli quotidianamente.
Alcuni esempi di tappeti persiani isfahan.
Tappeto Kashan
Kashan è una città antica, nasce circa ottomila anni fa e si trova a metà strada tra Isfahan e Teheran, circondata da due deserti. È una città interessante e storica, soprattutto per i suoi tappeti e la tradizionale architettura iraniana.
L'estate è molto calda lunga ed arida, la temperatura supera i cinquanta gradi all'ombra. Per proteggersi dal caldo torrido gli abitanti di Kashan, poco meno di 250.000, costruiscono le loro case sfruttando la profondità del terreno, fino a tre piani sotto terra.
Gli esemplari antichi dei tappeti kashan si distinguono grazie all'ottima qualità della lana, di annodatura finissima e alla bellezza dei colori e dei disegni.
I Kashan, in passato furono classificati tra i migliori tappeti persiani.
Questi manufatti sono noti come Kashan Mohtashem (dal nome di uno dei primi maestri annodatori).
Anche la produzione recente ha mantenuto un ottimo livello. Il telaio è verticale, l'ordito e la trama sono in cotone.
Il vello in lana, sempre di buona qualità e tagliata molto rasa. Il nodo è farsibaft.
I Kashan sono facilmente riconoscibili dal loro disegno.
Il campo è quasi sempre decorato da un medaglione centrale che termina nel senso della lunghezza del tappeto, con due corone fiorite. Il resto del campo presenta un fitto intreccio di fiori e viticci. Ai quattro cantonali vi è una ricca cornice delimitata da un motivo che richiama i disegni e i colori del medaglione centrale. Più rari, invece, sono i Kashan senza medaglioni.
Questi ultimi presentano spesso insieme alla decorazione floreale, anche una decorazione animalistica come giraffe e pavoni.
La bordura è composta da due o quattro cornici secondarie che fiancheggiano la cornice principale, decorata quasi sempre dal motivo herati di bordura, mentre le secondarie presentano la decorazione consueta della rosetta e del ramo a serpentina.
Un tipo recente di Kashan, il Pange-Rangh (cinque colori), è come rivela il nome, annodato unicamente con lane tinte in cinque colori. Il fondo è generalmente avorio e gli altri colori sono di varie tonalità di beige.
Tappeto Khashmar
La cittadina Khashmar è situata a sud di Mashad nella regione nord orientale dell'Iran.
Il design del tappeto Kashmar è molto cambiato nel corso degli anni.
In passato veniva utilizzato il modello Herati, ma oggi ciò che lo contraddistingue è il disegno Zirchaki.
Il disegno Zirchaki (in persiano significa ciò che è sotto terra) è un chiaro riferimento ai motivi di reperti archeologici.
Dei veri e propri antichi oggetti archeologici, riprodotti da su tappeti straordinari.
Quindi i vasi, le armi e le ciotole vengono riprodotti sui tappeti, collocati intorno ad un medaglione.
Altrettanto diffuso è l'utilizzo di motivi di altre provenienze, come quelli dei Nain e dei Tabriz.
Alcuni esempi di tappeti persiani Khashnar.
Khorassan
Khossaran è una vasta regione nord orientale dell'Iran.
Il centro principale è Mashad, seconda città dell'Iran per numero di abitanti.
I tappeti del Khorassan vanno divisi generalmente in tre gruppi:
- Khorassan
- Mashed
- Birjand
I disegni e i colori variano a seconda della zona. Il motivo herati è utilizzato in tanti centri di annodatura della regione.
Khorassan è nota per i suoi centri di produzione di tappeti di buona fattura come i tappeti Mashad, Birjand, Mud, Ferdows, Turbat jam, Khasmar , Sabzevar e alcuni tappeti di origine tribale realizzati da etnie Curde e Beluci che risiedono in questa regione.
Alcuni esempi di tappeti persiani Ferdows.
Alcuni Tappeti persiani Turbet.
Tappeto Kirman
La città di Kirman è famosissima per i suoi tappeti omonimi e per i suoi monumenti e moschee. Si trova a 1076 km a sud di Teheran, la capitale dell'Iran.
Il suo paesaggio è abbastanza brullo ed è una delle zone più isolata e lontana dai centri commerciali del Paese.
Nel passato glorioso, grazie a manufatti pregiati, i tappeti Kirman, hanno avuto una fama mondiale. Negli ultimi quaranta-cinquant'anni la produzione più seriale, ha fatto si che perdessero il loro prestigio.
I tappeti Kirman vengono realizzati su telai verticali e l'armonia dei volumi, la ricchezza dei disegni e la varietà dei colori di questa lavorazione dimostrano il talento innato degli artigiani di Kirman, riconosciuti come tra i più abili di tutta la Persia.
L'ordito e la trama sono in cotone: la trama passa due volte dopo ogni riga di nodi, il vello è in lana, il taglio può essere medio oppure raso.
I Kirman si suddividono in varie qualità di lavorazione.
Gli ustad (maestri annodatori persiani) hanno saputo unire alla loro innata abilità e senso artistico, il rispetto della tradizione.
Il risultato è che i Kirman, pur avendo un'impronta comune che li distingue dalle altre provenienze, sono realizzati in una gamma vastissima di disegni.
I tappeti Kirman vengono lavorati in quasi tutte le dimensioni.
Alcuni esempi di tappeti persiani kirman.
Tappeto Lilian
Questa piccola cittadina è situata vicino ad Arak e gli abitanti sono di etnia armena.
Una parte dei loro antenati emigrò e si stabilì intorno alla città di Lilian, che prende il nome dalle diffuse piante color lilla.
I disegni sono floreali dai bellissimi colori.
Alcuni esempi di Tappeti persiani Lilian.
Tappeto Lori
Questi tappeti sono realizzati dalle omonime popolazioni seminomadi chiamate lori, che vivono al confine tra le regioni del Lorestan e del Fars, situate nel sud-ovest dell'Iran.
I lori sono una delle più antiche popolazioni della Persia risalente a duemila anni prima di Cristo.
Un mondo pieno di messaggi tramandati di generazione in generazione
I disegni sono a piccoli esagoni con stelle e rosette e losanghe.
Come tutti i tappeti annodati dai nomadi, presentano una decorazione geometrica con disegni stilizzati. Spesso vengono riprodotti rami fioriti con quattro cantonali a forma triangolare.
Altri esemplari presentano un grande albero della vita che copre tutto il campo del tappeto.
Molto frequenti sono i motivi vegetali, animali, tutti ispirati dalla natura. Questi disegni infatti non sono riprodotti solo per la bellezza e la decorazione, ma riflettono anche i concetti profondi della loro storia.
Secondo gli insegnamenti dello Zoroastrismo, il gallo sveglia i credenti e li invita alle preghiere mattutine. Durante il periodo Achemenide, galli e aquile erano decorati sulle bandiere.
Le tinte dei tappeti Lori, sono vivaci. Il blu e il rosso sono i colori base del campo, il giallo, il bianco e l'azzurro sono quelli più frequenti nella decorazione.
Il telaio è di tipo orizzontale, l'ordito, la trama ed il vello sono in lana di ottima qualità.
Alcuni esempi di tappeti persiani Lori
Tappeto Nain
A metà strada tra Isfahan e Yazd troviamo la cittadina di Nain, ai limiti dell'immenso altopiano desertico dell'Iran centrale.
Custodisce una delle più antiche moschee della Persia: Masjid e Jamel, il Vecchio Bazar e altre attrattive turistiche.
Di grande notorietà sono i tappeti lavorati a Nain e appartengono ai migliori tappeti artigianali dell'Iran.
L'artigianato principale consisteva fino agli inizi del XX secolo nella tessitura di stoffe pregiate in lana.
Quei tessuti erano rinomati per la qualità dei filati, prodotti manualmente con l'impiego di ottime lane di provenienza locale, ma quando gli artigiani di Nain videro diminuire le vendite dei loro tessuti per l'importazione di stoffe occidentali, passarono all'annodatura dei tappeti, qualificandosi in pochi anni tra le migliori zone di provenienza persiana.
Sobrietà ed eleganza sono gli ingredienti dei tappeti Nain.
Viene utilizzata della seta per risaltare i contorni dei motivi, i colori utilizzati sono meno rispetto ad altri manufatti persiani. Prevalentemente usano il beige, l'azzurro, il blu.
Da precisare che per quanto riguarda la qualità di lavorazione è molto ampia la differenza.
Grazie al grande successo sui mercati di tutto il mondo, negli ultimi 35 anni sono stati annodati tappeti con il tradizionale disegno Nain nelle vicine città di Tabas, Mashad e Khshmar ma con qualità inferiore.
Si possono trovare infatti sia tappeti con lo stesso disegno grossolano che capolavori.
La classificazione della qualità dei tappeti annodati a Nain viene fatta spesso basandosi su quanti fili costituiscono l’ordito. A secondo della densità di annodatura si distingue tra 6 la, 9 la e 12 la.
Per classificare diverse qualità dei tappeti Nain, si usa il termine persiano "la" che si riferisce ai filati utilizzati nella tessitura dei tappeti, meno si impiegano filati e più fine sarà l'esecuzione dei nodi.
Il termine 9la si riferisce ad un singolo filo di frangia che se lo si scompone ne rivela due, oppure tre fili più sottili per singolo filo di frangia; dividendo ulteriormente i tre fili, si scoprirà che ognuno è composto di nuovo di tre fili ancora più sottili: 3×3=9.
La parola "Noh-la" 9la in lingua persiana "Farsi per 9 fili" vuol dire un tappeto 9 fili/strati, più elevata è la densità dei nodi e più alta è la qualità, pertanto i migliori esemplari sono i Nain 6la e subito dopo seguiti dai 9la.
L'eccellente qualità e la fine annodatura fanno dei tappeti Nain manufatti molto apprezzati e richiesti.
Se desideri dare un tocco di classe ed eleganza al tuo ambiente, può essere un'alternativa valida.
Alcuni esempi di tappeti persiani Nain
Tappeto Nahavand
Nahavand si trova a sud di Hamadan. I disegni sono geometrici, con colori caldi, adatti per qualsiasi arredo, robusti e resistenti.
Alcuni esempi di Tappeti persiani Nahavand
Tappeto pregiato
Come in tutti i manufatti maestrali, dai tappeti ai quadri sino ad arrivare all'oggettistica varia, quello che contraddistingue la loro qualità e valore è senz'altro l'unicità, l'originalità, i materiali eccellenti.
È questo che ne determina e distingue il pregio.
Parlando di tappeti persiani pregiati sono tanti gli elementi da tener conto. Sicuramente l'annodatura che è perfetta e fittissima è uno di questi.
I materiali utilizzati come le lane, la seta e il cotone sono di qualità eccellente e selezionati, i colori spesso sono ottenuti da procedure naturali.
L'esecuzione del tappeto pregiato viene eseguita da grandi maestri, dopo che i decori, i disegni, vengono riprodotti su di un cartone millimetrico.
Dietro la loro realizzazione vi è un lavoro paziente e certosino.
Dai uno sguardo ai nostri capolavori: grandi maestri hanno realizzato questi stupendi e pregiati tappeti persiani, ognuno unico ed irripetibile, per impreziosire la tua casa.
Li ho scelti con grande passione, frutto di sacrifici e rinunce, orgoglioso di mostrarli ai miei clienti.
Investire in un tappeto pregiato è un'investimento nel tempo, oltre che appagarti con la sua bellezza e maestosità.
Il tappeto pregiato, un'opera d'arte.
Mettetevi comodi e godetevi questa mostra direttamente da casa, dove troverete qualche esempio di come le meraviglie possano nascondersi in una casa!
Per vederle basta entrare, senza paura di fare il biglietto: ne varrà la pena!
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Tappeto Qum
La città di Qum è situata a circa 150 chilometri a sud di Teheran, in una zona discretamente fertile dell'altopiano persiano e famosa per la sua moschea dalla Cupola D'oro.
Qum è molto nota per la lavorazione dei tappeti.
La storia dell'annodatura dei tappeti Qum è abbastanza recente pur facendo parte dei tappeti persiani più noti nel mondo.
Circa un secolo fa, per iniziativa di un gruppo di mercanti di Kashan, nascono a Qum i primi telai che grazie all'evoluta esecuzione tecnica e alla varietà dei loro disegni man mano divennero sempre più famosi.
Questo successo è dovuto in gran parte ai primi disegnatori di cartoni millimetrici che ripresero e rielaborarono per questa provenienza, molti motivi ornamentali del tappeto persiano, con fitte decorazioni floreali, animali e disegni che raffigurano scene di caccia.
I telai utilizzati sono verticali, la trama e l'ordito sono in cotone e a volte anche in seta.
Il vello è molto spesso, in lana intercalata alla seta nell'esecuzione dei motivi più dettagliati del tappeto.
La lavorazione è tra le più finì, con una densità media di 4/5000 nodi farsibaft per decimetro quadrato.
I disegni frequenti nei tappeti Qum, spesso si ispirano a motivi di altre provenienze persiane diversificandosi nell'esecuzione.
Vengono ripresi i disegni floreali a campo unito dei tappeti Isfahan e il medaglione centrale dai tappeti Kashan.
Si ispirano ai disegni con motivo boteh dei tappeti Mir, il motivo zil-i-sultan dei tappeti Varamin, il disegno a riquadri dei tappeti Bakhtiyari, herati ecc.
Ci sono esemplari lavorati interamente in seta pura ed altri in pregiatissima lana kurk (lana tosata sotto il collo della pecora)
Alcuni esempi di tappeti persiani Qum
Tappeto Saruq
Saruq si trova a circa 45 km a nord di Arak.
Una piccola cittadina in cui la tessitura dei tappeti fa parte dell'economia locale, da ben 700 anni l'attività dell'annodatura è la principale occupazione dei suoi abitanti.
Da circa sessanta anni i tappeti Saruq sono annodati anche in altri villaggi della regione, Jiria è uno di questi ed è ubicato nella vicina città di Arak.
Grandi maestri annodatori hanno dato vita a degli esemplari di questi manufatti, tra cui i maestri Bahodiri, Houshangi e i fratelli Tehrani.
I telai utilizzati sono del tipo verticale, l'ordito e la trama sono in cotone.
I Saruq hanno un vello abbastanza rasato, soprattutto quelli risalenti a prima del 1900, realizzati con un'ottima qualità delle lane.
Negli esemplari recenti il vello è più alto, specie quelli lavorati ad Arak.
Il nodo è del tipo farsibaft con una densità elevata, da 2500 a 6000 nodi per decimetro quadrato.
I Saruq hanno diversi formati, il più usato è quello sedjadeh.
La decorazione dei tappeti Saruq in origine veniva suddivisa in due gruppi: i tappeti dal disegno tradizionale e i tappeti destinati all'esportazione e più in particolarmente al mercato americano.
La decorazione principale è quella con il medaglione centrale, i cartoni millimetrici che vengono usati sono quelli simili ai tappeti Kashan. Un'interpretazione personale viene aggiunta comunque dagli artigiani.
I Saruq, infatti, pur realizzando una decorazione floreale hanno spesso tratti lineari. Il risultato è un'omogenea e fastosa fusione tra i tappeti floreali e quella primitiva dei tappeti geometrici.
Negli antichi e vecchi Saruq oltre al medaglione centrale, si arricchiscono di motivi boteh, quasi a ricoprire tutto il campo.
I colori utilizzati sono diversi, il campo del tappeto di solito è di un bel rosso acceso, reso meno appariscente dalle altre tonalità, come il blu notte, l'avorio, il verde bosco, il rosso mattone.
Alcuni esempi di Tappeti persiani Saruq
Tappeto Sherkat
Sherkat è un' abbreviazione per "Sherkate Sahami Farshe Iran"
Iran Carpet Company che significa in persiano "Società per Azioni del Tappeto Persiano" è una fondazione statale che attraverso diverse cooperazioni è presente in tante città iraniane.
Sherkat è stata fondata per proteggere e impreziosire il prestigio del tappeto persiano con un'alta qualità, tramite creazioni esemplari, con disegni e motivi raffinati e unici e un'elevata densità dei nodi.
La lana è tinta con colori naturali grazie al controllo delle materie prime.
Questi esemplari di tappeti sono stati realizzati nei laboratori che operano sotto il controllo della Sherkate Sahami Farsh Iran, è quindi sono garanzia di bellezza e qualità.
Nella nostra galleria a Marsala, troverete (e siamo orgogliosi di averli), degli esemplari dei tappeti realizzati dagli abili maestri di Sherkat, ormai introvabili.
Tappeto Tabriz
A nord-ovest dell'Iran è situata la città di Tabriz, il capoluogo della regione Azerbaijan.
La città si erge vicino ai confini della ex Russia, ora Armenia, l'Azerbaijan e la Turchia, vicino alle provincie iraniane di Ardabil, Azerbaijan occidentale e Zanjan.
La maggior parte della popolazione sono di etnia azera e parlano il turco azerbaijani.
Per molti secoli, Tabriz è stata un fiorente centro commerciale e culturale della Persia.
Il bazar di Tabriz è il più grande ed affascinante a livello mondiale.
La costruzione di questo enorme bazar coperto risale a circa 1000 anni fa e comprende 35 km di passaggi con più di 7000 negozi.
L'attività principale all'interno di esso è il Mazzafareh, con tanti negozi che raccolgono la manifattura dei tappeti Tabriz.
Per la sua posizione geografica subì molte invasioni, e comunque grazie a loro ci furono continui progressi per la popolazione.
La città di Tabriz, una vera metropoli, è famosissima anche per i suoi bellissimi tappeti omonimi: i Tabriz, destinati soprattutto all'esportazione.
Dalla metà dell'ottocento, infatti, abili commercianti mandavano questi manufatti a Istanbul.
Tabriz è uno dei principali centri di prodouzione dei tappeti in Iran.
I telai utilizzati per la lavorazione dei Tabriz sono verticale, il nodo è di tipo turkibaft, la trama e l'ordito sono in ottimo filato di cotone, la trama è a doppio filo.
Le lane utilizzate per il vello provengono dalla regione di Maku (frontiera turca) o vicino al lago Rizaich, a sud-ovest di Tabriz.
La lana risulta compatta ma non morbida, infatti nei Tabriz di media qualità il vello è poco vellutato al tatto.
I nodi che compongono questi manufatti si suddividono in diversi tipi: 25, 30, 35, 40, 50, 60 raj.
I tessitori di tappeti Tabriz, per misurare la densità dei nodi usano un'unità chiamata Rajshmar, che consiste nel misurare il numero dei nodi su una certa scala con il termine raj.
Questa parola definisce il numero dei nodi in una larghezza di circa 7 cm.
È sufficiente utilizzare un righello sul retro del tappeto e contare con precisione il numero dei nodi presenti in 7 centimetri.
La densità dei nodi è uno dei punti chiave per classificare la qualità e definire il valore dei tappeti; per esempio nei tappeti Tabriz con 40 raj vi sono circa 400-500.000 nodi al mq, nei tappeti tabriz 50 raj vi sono circa 500 - 600.000 nodi al mq, nei tabriz 60 raj vi sono circa 600 - 800.000 nodi al mq.
Nella nostra galleria a Marsala o sui nostri siti web, potrete visionare splendidi tappeti persiani Tabriz di diversa fattura.
Alcuni sono dei veri e propri capolavori dell'arte dell'annodatura provenienti da questa città a me molto cara: la mia città natale, Tabriz.
Alcuni esempi di tappeti persiani Tabriz
Tappeti Tafresh
Tafresh si trova a sud-ovest di Teheran nella regione Markazi e tra le città di QUM, Arak e Save.
La lavorazione dei tappeti tafresh è più fine rispetto alla media di produzione della zona.
I disegni sono generalmente a medaglione tondeggiante a motivo stilizzato.
Il motivo di alcuni di essi è il bergamotto e alcuni hanno disegni di uccelli e alberi.
Nodo simmetrico, il vello in lana ,ordito e trama in cotone.
I colori più comuni sono il rosso, il blu, il crema, l'arancione e il verde.
Alcuni esempi di tappeti persiani Tafresh
Tappeto Varamin
A sud-est della città e capitale dell'Iran, Tehran, a circa 56 km troviamo Varamin, rinomata per l'annodatura dei suoi omonimi tappeti.
La produzione dei tappeti si può dividere in due gruppi: quelli realizzati nei villaggi e quelli nei laboratori di Varamin.
I primi sono tappeti realizzati da diversi gruppi etnici emigrati e stabilizzati nei villaggi attorno alla cittadina Varamin. Ci sono varie etnie, tra cui curdi, lori, turchi.
L'occupazione principale è quella agricola, quella secondaria è appunto l'annodatura di tappeti tribali, chiamati Zamin Baft.
Quelli annodati nella città di Varamin, sono tappeti molto raffinati.
I telai usati sono verticali, la trama e l'ordito dei tappeti Varamin sono in cotone ritorto, il nodo usato è farsibaft e la densità varia dai 3500 ai 5500 nodi per decimetro quadrato.
Questi manufatti vengono decorati con motivi molto gradevoli e che ricoprono quasi tutto il campo.
I motivi minah khan, zil-i-sultan ,Shah Abbasi, Afshan, sono dei disegni frequenti di Varamin, raffiguranti quattro fiori di uguale dimensione e disposti tra loro a formare un rombo.
L'interno del rombo è decorato alternativamente da un grande fiore simile ai quattro esterni o da cinque margherite, una grande centrale e quattro piccole laterali.
Il risultato della decorazione sul tappeto è armonioso e gradevole; sembra a tutti gli effetti un campo di fiori, e di solito è di un bellissimo blu notte o rosso scuro con i fiori dai colori vivaci.
Tappeto Yazd
La cittadina di Yazd è nota per la sua architettura persiana tradizionale con le case di adobe e per le torri cattura vento (badghir in farsi) che svettano verso il cielo.
Yazd si trova nel centro dell'Iran a circa 250 chilometri ad ovest di Kirman e la maggior parte dei suoi abitanti è di origine zoroastriana.
Tra le varie attività artigianali praticate a Yazd la più nota è la tessitura della seta e del cotone, eseguita su telai a mano.
Le decorazioni dei tappeti Yazd, raffigurano principalmente disegni floreali con medaglione centrale e con il campo in tinta unita.
I motivi spesso assomigliano a quelli dei Kirman degli Isfahan e dei Kashan, ma con una densità dei nodi inferiore.
Un'eccezione sono i tappeti Yazd Sherkat che sono stati realizzati nei laboratori da cui prendono il nome "Sherkat".
Il nodo è simmetrico, il vello in lana e la trama e l'ordito sono in cotone.
Alcuni esemi di tappeti persiani Yazd
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